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CONVENTO DEL SS. REDENTORE – PERGINE VALSUGANA

Nel 1606 la repubblica di Venezia si ribellò apertamente alla Santa Sede e il papa Paolo V lanciò contro di essa la scomunica e l’interdetto; di conseguenza ci fu un grande smarrimento di idee e di coscienze. E, mentre alcuni si tennero agli ordini del senato veneziano, altri obbedirono alla Santa Sede con la conseguenza di essere imprigionati o espulsi. Tra questi ultimi ci furono i frati Riformati, che andarono parte nel Bolognese e i più nei conventi trentini, riempiendoli fino alla congestione. Da ciò la ricerca di altri luoghi dove poter abitare e lavorare.

          Proprio a Pergine trovarono benigna ospitalità nella casa del nobile Gian Giacomo a Prato di Trento. Qui fecero sosta il tempo sufficiente a far toccare con mano il bene spirituale della loro presenza e attività, tanto che, avendo i frati chiesto di poter costruire ivi un convento, il sindaco con il suo consiglio accettò “volentieri di bon core et con ogni prontezza gli abbraciamo et riceviamo”.
Il vescovo di Trento card. Carlo Madruzzo si dichiarò d’accordo per questa nuova fondazione e la Sacra Congregazione dei Vescovi e Regolari il 18 settembre 1606 ne diede il consenso. Il 5 dicembre seguente il nobile G. Giacomo a Prato regalò ai frati la sua casa e il terreno circondato da muro in località detta “s. Margherita”: i frati avevano così il nuovo convento.

           Il 6 agosto 1607 il canonico Gerolamo Roccabruna, delegato dal vescovo di Trento, benedì la prima pietra della nuova chiesa, che venne consacrata il 14 maggio 1614 dal vescovo di Feltre mons. Agostino Gradonico e fu dedicata a s. Francesco d’Assisi.    Nel 1651 Alessandro a Prato fece costruire a sue spese la cappella di s. Antonio. Nel 1720 Caterina Lener, nata a Prato, fece erigere a sue spese le stazioni della Via Crucis all’esterno del convento e nel 1729, sempre a sue spese, fece costruire la cappella detta del Santo Sepolcro.

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            Nel 1847-1848 si costruì l’ala del convento che va a ovest, collegandola con la vecchia costruzione del 1713, che comprendeva il pannificio.
Nel 1905 ebbero inizio i lavori per la nuova chiesa perché il tempo e soprattutto le inondazioni del torrente Fersina nel 1748 e nel 1757 ne avevano compromessa anche la stabilità. La prima pietra fu benedetta il 20 maggio 1906 dal Ministro provinciale fr. Anselmo Rosat; la chiesa fu consacrata in data 30 ottobre 1907 dal vescovo francescano trentino mons. Nicola Marconi.
Negli ultimi anni, con manutenzione straordinaria, si è risanata la muratura esterna, il refettorio, la cucina e locali adiacenti.

Bibliografia:
Piatti Salvatore OFM, Pergine: i suoi frati e il convento, Trento, 2000, pp. 723, ill.